martedì 17 maggio 2016

La morte di Wolverine. L'evoluzione del personaggio Marvel che ha cambiato il mondo dei supereroi (7)

La sesta parte è qui.

Un sorridente Wolverine prende congedo dalla bella Mariko. E' innamorato! (da X-Men n°120)

Colpo di fulmine!
Dopo l'interludio del numero 117 di X-Men, durante il quale Charles Xavier affronta i suoi incubi per la scomparsa dei suoi pupilli e ricorda in un riuscitissimo flash-back il suo primo scontro con  Amahl Farouk, il Re delle Ombre, la squadra guidata da Ciclope reduce dalla Terra Selvaggia continua il suo tour mondiale e approda in Giappone.[1] Gli X-Men salvano il paese dal tentativo di affondamento attuato da Moses Magnum con l'aiuto del vecchio alleato Sole Ardente e delle Figlie del Drago, le belle Colleen Wing e Misty Knight, personaggi cari al Claremont e Byrne. Purtroppo la battaglia costerà cara a Banshee che si ritroverà da questo momento senza poteri e dovrà così abbandonare attivamente il gruppo.[2][3]
Anche queste storie sono importantissime per lo sviluppo del personaggio di Wolverine che inizia sempre di più ad assumere un ruolo da protagonista nella serie. Intanto si scopre che Wolverine capisce il giapponese. La cosa stupisce Ciclope: «Leggi il giapponese? Non lo sapevo.» «Me lo hai mai chiesto?» ribatte sardonicamente Wolverine.
Questo breve dialogo aprì all'epoca scenari inimmaginabili. A partire da queste battute Claremont e poi tantissimi autori marveliani esploreranno in lungo e in largo il passato nipponico dell'artigliato. Fino a questo momento si sapeva solo che Wolverine era stato addestrato dal governo canadese, per dieci anni, per  diventare una sorta di super-soldato, di super-agente al soldo delle forze armate e, probabilmente, dei servizi segreti del paese della foglia d'acero. La rivelazione della conoscenza del giapponese da parte di Wolverine lascia trasparire un possibile passato fatto di avventure in Oriente, con il nostro eroe coinvolto in chissà quali missioni segrete. Claremont svilupperà il concetto fino alla bellissima miniserie realizzata con Frank Miller nel 1982.
Ma già nelle pagine successive del numero 118 di X-Men la conoscenza del Giappone e della sua cultura da parte di Wolverine viene sviluppata. In questa storia infatti il ghiottone incontra per la prima volta la sua futura fidanzata e promessa sposa, Mariko Yashida, cugina di Sole Ardente e dama di una potentissima famiglia giapponese coinvolta però anche con la yakuza, la mafia del paese.
L'incontro con Mariko serve anche a Claremont per chiudere definitivamente la vicenda della cotta di Wolverine per Jean Grey. Alla bella giapponese, di cui si innamora subito, Wolverine tenta di rivelare il suo nome anche se non riesce a completare la frase. Ci riuscirà nel numero 120 quando gli X-Men lasceranno il paese del Sol Levante.

L'incontro tra Mariko e Wolverine, che non riesce a rivelare il suo vero nome perché interrotto dai Mandroidi di Moses Magnum (da X-Men n°118)
Durante lo scontro con i Mandroidi di Moses Magnum, Claremont e Byrne incorrono in un evidente errore. Uno dei robottoni usa un improbabile "raggio magnetico a polarità invertita" per sbarazzarsi di Colosso e del suo corpo di acciaio organico. Invece Wolverine dichiara di esserne immune. Il potere magnetico dei Mandroidi nulla può contro i suoi artigli di adamantio. Ma 'sto adamantio è influenzato dai campi magnetici come era stato reso evidente nei due precedenti scontri contro Magneto oppure no? Gli autori non hanno ancora le idee chiare e dimostrano poca dimestichezza con la fisica e l'elettromagnetismo.

Sboccia l'amore tra Mariko e Wolverine-San. Il galante X-Man ha appena regalato un crisantemo (fiore nazionale del Giappone) come regalo d'addio (da X-Men n°120)

Vogliamo indietro Wolverine (davvero!)
C'è ancora Wolverine al centro della successiva avventura. Il governo canadese e il suo Dipartimento H non si sono rassegnati e, dopo l'infruttuoso tentativo di James MacDonal Hudson di riportare a casa l'Arma X nel numero 109, l'aereo su cui stanno viaggiando gli X-Men di ritorno dal Giappone viene dirottato magicamente e costretto ad atterrare a Calgary.[4]
Qui si svolge una battaglia campale tra i mutanti e gli Alpha Flight, il gruppo di super-umani canadesi che Wolverine era stato destinato a guidare prima della sua adesione agli X-Men. All'inizio il gruppo di Ciclope riesce a sfuggire all'attacco presso l'aereoporto da parte del "Maggiore Foglia d'Acero", come viene ironicamente definito da Colosso (in realtà Vindicator, in italiano Vendicatore), e dai suoi, Northstar, Aurora, Sciamano, Snowbird e Sasquatch. Poi però alcuni X-Men vengono catturati e tra essi un distratto Wolverine.

Alcune vignette ritraggono il mutante canadese a passeggio per la città da cui dice di mancare da tempo. Intanto riflette sulla sua nuova fiamma, la bella Mariko, chiedendosi se è all'altezza del lignaggio della dama giapponese. Il personaggio si sta evolvendo ancora e il rancoroso desiderio che provava per Jean si è trasformato in un sentimento più nobile, più signorile. Qualche accenno immerge il lettore in un passato tutto da scrivere: chi è Cracklin' Rosa che gestisce un posto chiamato "Social Club"? Non viene detto, ma questo nome, che si scoprirà essere una vecchia amica e forse amante di Logan, ritornerà in futuro e Claremont, anni dopo, dedicherà un flashback sul passato di Wolverine in cui compare proprio la misteriosa donna.

Wolverine passeggia per le strade di Calgary...
... e riflette sui suoi sentimenti per Lady Mariko, ma così si distrae! (da X-Men n°120)
Lo scontro finale è inevitabile, ma i canadesi, pur potenti e capaci di sconfiggere con un azzeccato gioco di squadra i disordinati X-Men, si dimostrano troppo arroganti. Per catturare Wolverine hanno esagerato e le conseguenze, una tempesta di neve incontrollabile mal gestita da Sciamano, il loro mago pellerossa, diventano devastanti. Ci mette una pezza proprio Tempesta. Botte da orbi tra i mutanti e gli Alpha Flight, ma alla fine si arriva al colpo di scena: Wolverine decide di arrendersi. Per il bene dei suoi compagni decide di consegnarsi a Hudson e in cambio chiede un lasciapassare per gli X-Men. Wolverine viene imprigionato e gli X-Men sono liberi; il loro aereo viene scortato da alcuni caccia militari fino al confine con gli Stati Uniti, ma un bellicoso Ciclope vuol tornare indietro a riprendersi il ghiottone. Non ce n'è bisogno: Wolverine ha già lasciato la compagnia dei canadesi e in una bellissima sequenza lo si vede nella cabina di pilotaggio che prende in giro il capo. Gli X-Men tornano a casa e Wolverine vuol tornare a casa con loro![5]

«Wolverine, che ci fai qui!» si chiede stupito Ciclope (da X-Men n°121)

Gli Alpha Flight, alla loro prima apparizione, ritorneranno presto sulle pagine degli X-Men e visto il loro successo avranno l'onore di vedersi dedicata una serie regolare scritta e disegnata dal loro creatore John Byrne.[6]

Lo Speciale Alpha Flight della Star Comics (ottobre 1989) con le origini del super-gruppo canadese.

Continua nell'ottava parte.

Note
[1] Il numero 117 della collana X-Men (The Uncanny X-Men nel logo, data di copertina gennaio 1979)  fu pubblicato in Italia nei numeri 12 e 13 del settimanale L'Uomo Ragno (2a serie) dell'Editoriale Corno (maggio 1982).
[2] Il numero 118 della collana X-Men (The Uncanny X-Men nel logo, data di copertina febbraio 1979)  fu pubblicato in Italia nei numeri 14, 15 e 16 del settimanale L'Uomo Ragno (2a serie) dell'Editoriale Corno (giugno 1982).
[3] Il numero 119 della collana X-Men (The Uncanny X-Men nel logo, data di copertina marzo 1979)  fu pubblicato in Italia nei numeri 18 e 19 de L'Uomo Ragno (2a serie) dell'Editoriale Corno, divenuto quattordicinale (luglio-agosto 1982).
[4] Il numero 120 della collana X-Men (The Uncanny X-Men nel logo, data di copertina aprile 1979)  fu pubblicato in Italia nei numeri 21 e 22 del quattordicinale L'Uomo Ragno (2a serie) dell'Editoriale Corno (settembre-ottobre 1982).
[5] Il numero 121 della collana X-Men (The Uncanny X-Men nel logo, data di copertina maggio 1979)  fu pubblicato in Italia nei numeri 25, 26 e 27 del quattordicinale L'Uomo Ragno (2a serie) dell'Editoriale Corno (novembre-dicembre 1982).
[6] I primi numeri della collana Alpha Flight, iniziata nell'agosto del 1983, furono pubblicati nell'ottobre 1989 nello Speciale Alpha Flight della Star Comics e proseguirono in appendice nel mensile Capitan America sempre della Star l'anno successivo.