L'inizio di un amore e la scoperta di un universo inesplorato
Il disco che mi ha fatto scoprire ed apprezzare la musica brasiliana. Un piccolo capolavoro sintesi di gran parte della tradizione musicale brasiliana, rielaborata dal mitico Toquinho con un gruppo sensazionale di musicisti .
Il disco fu registrato dal vivo in Italia durante una tournée del 1983 (o 1984 chi se lo ricorda), poco dopo il grande successo ottenuto da Toquinho con la canzone e con l'album Acquarello.
Dopo la morte di Vinicius de Moraes, il chitarrista di San Paolo aveva iniziato a realizzare spettacoli musicali di ampio respiro dedicati al suo Brasile con la mediazione dell'esperienza artistica ed umana di oltre dieci anni passati con il poetinha.
Una testimonianza di questi spettacoli (arrivati anche in Italia proprio ai tempi della promozione di Acquarello) è nel pregevole DVD pubblicato nel 2006 che riprende un concerto per la TV della Svizzera Italiana dei primi anni ottanta. Il gruppo, in quell'occasione, non era ancora rodato e il repertorio non completo.
Toquinho tornò in Italia subito dopo, con una formazione simile, ma allargata, più completa e più rodata. Quattro cantanti/coriste fantastiche (Bel, Silvia Maria, Eliana Estevão e Guadalupe), il fisarmonicista nordestino Dominguinhos e una squadra di percussionisti e musicisti eccezionale, dotata di tutto l'armamentario necessario a fare samba: chitarre a 7 corde, chavaquinho, berimbau, reco reco, piatti, forchette, cucchiai e tutto quel che serve per fare ritmo.
Toquinho ospite della televisione italiana a Te lo do io il Brasile di Beppe Grillo con il suo spettacolo Cantabrasil nel 1984.
Dominguighos con la moglie Guadalupe, Luizão, Mutinho, ospiti a Te lo do io il Brasile .
Mi colpì soprattutto la medley dedicata alla bossa nova, ma anche il berimbao, le chitarre e la quantità incredibile di oggetti utilizzati per simulare il ritmo del partido alto e della roda di samba.
Il concerto/spettacolo di Toquinho ripercorreva con una serie di lunghe medley quasi tutti i generi e gli stili della tradizione brasiliana, mescolando classici immortali a pezzi tradizionali, dando uno spaccato esaustivo della cultura musicale del paese. Il Brasile a 360 gradi o poco meno.
Una medley dedicata al partido alto, una dedicata al carnevale, una al Nord Est (con l'immancabile Asa Branca), una al samba, una alla bossa nova di Tom Jobim, Baden Powell, João Gilberto e Vinicius.
Poi, ovviamente, un po' di musica della lunga parceria con il poeta, Bahia e il rapporto con l'Italia. Ma anche qualche canonico stereotipo carioca come Tico tico che, nelle mani di questo fantastico gruppo e della chitarra magica di Toquinho, riacquista spessore.
Manca solo il tropicalismo, ma se ne può fare a meno, ce n'è abbastanza per iniziare a sondare l'universo musicale brasiliano. Non basta una vita per scoprire tutto quello che c'è dietro ad ogni titolo. Quasi come cliccare sui link di una enciclopedia (una a caso) on-line. Non finisci mai di scoprire cose nuove e non sai dove ti porta la ricerca.
Qualche anno dopo, nel 1989, la CGD italiana pubblicò un doppio LP con la registrazione di uno di quei fantastici concerti italiani. Cantabrasil fu poi pubblicato anche su un CD singolo, più corto, tanto è vero che mancano alcune delle canzoni del vinile. Ad esempio manca tutta la sezione dedicata al Nord Est in gran parte interpretata da Dominguinhos con la sua fisarmonica.
La sezione forse più bella è quella dedicata alla bossa nova. Una esecuzione non minimalista come il genere, in teoria, vorrebbe. Poco cool e poco gilbertiana a dire il vero. E' più la bossa nova del Vinicius anni sessanta con Baden che quella cantanta dai giovani bossanovisti della fine degli anni cinquanta, quelli che cantavano baixinho al modo di João Gilberto. Anzi, le cantanti che acompagnano Toquinho riescono a dare un'impronta energica, traendo ispirazione da Elis, da Bethania, dalle splendide voci del brasile femminile. La medley inizia, ovviamente, con l'inno Chega de Suadade, passando poi per la classica Garota de Ipanema e per una accenno di Samba de uma nota só, il tutto dedicato al maestro Jobim. Poi si riparte alla grande con gli afro-sambas di Baden Powell e Vinicius, Samba em prelúdio, Samba da bênção, con una strepitosa Berimbau per concludere alla grande con il finalone di Canto de Ossanha con la cantante Silvia Maria che omaggia Elis quasi fosse un concerto rock.
Cantabrasil è un disco meraviglioso, da riascoltare mille volte, traendone ispirazione per approfondire, per scoprire, per cercare dischi, concerti, perfino siti web e ramificarsi nell'ascolto della musica più bella del nostro tempo. Io da qui sono arrivato, disco dopo disco (una fatica incredibile trovare musica brasiliana decente, almeno fino all'avvento della rete), ascolto dopo alscolto, a Marisa Monte, a Elis, a Daniela Mercury, a Baden, a Tom, a Stan, a Astrud, a ... E sono solo all'inizio...
Non sono mai riusicito a rivedere il concerto trasmesso dalla RAI negli anni ottanta, quello della Bussola. Faccio un appello: se lo scovate fatemelo sapere. Da più di 20 anni aspetto che la RAI lo ritrasmetta o che qualcuno pensi di pubblicarlo su DVD. Sarebbe un sogno poterlo rivedere. Accanto al vinile e al CD di Cantabrasil sarebbe il completamento di una discografia perfetta.
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